Vedersi bene o sentirsi belli?
Su quale aspetto è meglio concentrarsi?
Quale dei due aspetti è più importante quando si lavora sulla persona?
Questa è una domanda a cui si potrebbe rispondere banalmente utilizzando il buon vecchio dizionario.
Vedere: percepire qualcosa attraverso gli occhi.
Sentire: percepire un suono attraverso le orecchie.
Ma, “Sentire”, lo troviamo anche sotto la forma di:
percepire attraverso il gusto (es. ho sentito un sapore forte)
percepire attraverso l’olfatto (es. ho sentito un retrogusto di amarena)
percepire attraverso il tatto (es. senti com’è liscia la mia pelle)
Gli esempi sopra riportati ci dimostrano che quattro sensi su cinque possono utilizzare, per esprimersi, il verbo “Sentire”, che, proprio per questa sua caratteristica di adattabilità, viene descritto come:
provare una sensazione fisica provocata da stimoli interni o esterni - es. mi sono sentito subito bene, mi sento a mio agio -.
Cosa molto diversa rispetto al verbo “Vedere” che fa capo solo alla percezione attraverso gli occhi e, dunque, alla dimensione visibile, quella della materia, mentre il “Sentire” fa capo a tutto ciò che è invisibile, quasi come se toccasse la dimensione dell'energia.
Se dovessimo prendere in considerazione solo l'analisi del verbo e del suo impatto sulla dimensione sensoriale dell'individuo, allora è naturale che il "Sentire" assumerebbe un ruolo molto più rilevante rispetto al "Vedere".
Ma in questa sede vogliamo andare a fondo, soprattutto in relazione all'impatto che ha il nostro lavoro sulla persona, sulla sua immagine e sul suo modo di percepirsi nel mondo, soprattutto di fronte allo specchio e/o sotto i riflettori della società.
Infatti, l'obiettivo di questa lettura è quello di farti riflettere sulla differenza che esiste tra il “Vedersi” e il “Sentirsi”, soprattutto quando si lavora e si esercita la nostra professione sulle persone, sulla nostra Clientela.
L'abitudine è che quando si lavora solo sull’aspetto esteriore delle persone, andando a gestire i soli 3 aspetti visibili dell'individuo relativi alle:
caratteristiche colorimetriche
caratteristiche stilistiche
caratteristiche morfologiche,
lo si fa basando il lavoro su regole e metodi che toccano proprio l'area del "Vedere", che però, come vedremo più avanti, tendono a standardizzare e rendere il risultato debole nel tempo, oltre ad omologare la persona coinvolta.
REGOLE SI, REGOLE NO?
Per fartelo capire meglio ti mostro un esempio veloce di quello che accade quando viene effettuato uno studio su una persona. Quest'ultima, dopo un'intervista a cui segue una consulenza, viene identificata nelle sue caratteristiche, e, successivamente, le vengono elaborate delle soluzioni.
Ecco cosa accade nella maggior parte delle volte quando viene eseguito uno studio di una persona basandosi sui soli 3 aspetti visibili, rifacendosi a regole e metodi rigidi di studio. Emerge una descrizione di questo tipo:
sei una persona con caratteristiche colorimetriche dell'inverno profondo, hai il viso con una forma a cuore e il corpo con una forma a triangolo invertito. Il tuo stile è classico ed elegante, quindi da oggi dovrai...
A questo punto seguono soluzioni che includono consigli e suggerimenti più o meno articolati di questo genere:
metti questi colori x,y,z, abbinali nel modo 1,2 e 3 e applicali a capelli, trucco e abbigliamento
fatti questo taglio x e usa questi accessori y, z con scolli a,b e c
punta l’attenzione sulla parte del corpo x, anziché sulla parte del corpo y, facendo questa e quest'altra cosa, utilizzando i tessuti x, y e z.
ecc...
Successivamente, o parallelamente, viene elaborata la parte stilistica in cui si mostra alla persona come eseguire un perfetto mix & match di tessuti, fantasie e colori da indossare.
Vengono così consegnati report, schede, template e modelli che guidano la persona nella scelta di specifici colori (le cosiddette palette colori o colori amici), nella selezione e nell'abbinamento di abiti, trucchi e accessori (i cosiddetti outfit o abbinamenti amici) e nella gestione del proprio stile e guardaroba (la cosiddetta guida stilistica o Personal Style Guide), tutti declinabili, a seconda dei casi, sulla sfera personale e/o professionale della persona coinvolta.
Ora, è utile sapere che gli stessi identici consigli, suggerimenti e soluzioni in merito ai colori da utilizzare, così come gli accorgimenti da attuare parlando di viso e corpo relativamente ai tagli da utilizzare per abiti e accessori, alle acconciature, al trucco, così come gli accorgimenti stilistici legati ai look e a come comporli, vengono forniti in modo standard a tutte le persone indistintamente, salvo qualche lieve aggiustamento, e questo viene fatto seguendo "la regola" dettata dal metodo X anziché dal metodo Y!
In pratica se un metodo ci dice che le morfologie del corpo sono 10, allora si dovrà incasellare la persona all'interno di una delle 10 categorie morfologiche.
Se un altro metodo ci dice che esistono 16 categorie cromatiche, allora si dovrà far rientrare la persona in una delle 16 categorie cromatiche.
Se un ulteriore metodo ci dice che esistono 7 stili, allora si dovrà far rientrare la persona in una delle 7 categorie stilistiche.
In sintesi si dovrà seguire la regola alla lettera.
Ovviamente sarà possibile avere un grado di libertà nella gestione delle suddette categorie, ma sempre rientrando all'interno della regola, quindi si potrà affermare che una persona con la forma del corpo rettangolo potrà avere caratteristiche che vanno verso la clessidra, oppure si potrà affermare che una persona con caratteristiche cromatiche di un inverno profondo potrà avere anche delle caratteristiche di una primavera tonalizzata, così come una persona dallo stile elegante potrà avere delle sfumature che richiamano lo stile romantico e così via.
Insomma, si avrà un certo grado di flessibilità nel definire la persona e le sue caratteristiche visibili, ma sempre seguendo regole standard che tendono a incasellare, omologare e limitare lo studio della persona, elaborando successivamente delle soluzioni che sono tutto tranne che realistiche e rispettose dell'unicità di ogni singolo individuo vivente su questo mondo.
Verranno dunque elaborate soluzioni standard, con qualche aggiustamento, fornendo alla persona la seguente visione:
oggi, come persona, sei identificata e classificata così. Di qui in avanti, per tutto il tempo che hai davanti, potrai utilizzare questa soluzione. Insomma, domani sarai identica ad oggi!
Cosa voglio dire con questa ultima affermazione?
Voglio dire che una soluzione fornita oggi ad una persona relativamente a look, colori, abiti, outfit, accessori, stili, morfologie, acconciature e make-up, può essere applicata per sempre.
Significa che, oltre ad aver ricevuto soluzioni che, alla fine e per regola, sono praticamente standard e identici per tutti, salvo alcuni aggiustamenti più o meno lievi, ogni persona si ritrova in mano consigli e soluzioni valide praticamente per tutta la vita.
Tieni a mente questa ultima cosa perché ti servirà più avanti a capire il grave errore che sta dietro a questo approccio, a questo modus operandi che noi in Accademia Nuova Bellezza lo definiamo non solo innaturale, ma rappresenta un vero e proprio approccio nemico dell'unicità e dell'autenticità individuale, oltre che un freno alla prosperità per il professionista!
Ma cosa accade dopo che una persona, un cliente, riceve soluzioni che rappresentano questo modus operandi?
A questo punto si possono generare diversi pensieri e relativi stati d'animo nella persona coinvolta, perché un conto è avere a che fare con una persona super entusiasta, un conto è avere a che fare con una contestatrice e, un altro conto, è avere a che fare con un individuo dubbioso.
GLI EFFETTI COLLATERALI DEL "PER SEMPRE"
Partiamo con la persona entusiasta e il suo pensiero dopo aver ricevuto soluzioni di un certo tipo:
Wow, figo, in una manciata di ore imparo a vestirmi e sistemarmi. Potrò fare riferimento al mio report, alle schede e ai template ogni volta che voglio, per tutta la vita. Ho fatto bingo, è un investimento che vale per sempre, quindi sono soddisfatta e felice!
In pratica lo stato d'animo di questa persona è super positivo. E' soddisfatta perché si porta a casa delle soluzioni che valgono per tutta la vita. Nella sua mente ha fatto davvero bingo, ha vinto alla lotteria.
Ma andiamo avanti e passiamo alla persona dubbiosa. Nella persona dubbiosa il pensiero si traduce più o meno nel seguente modo:
Tutto bellissimo, ma se cambio colore dei capelli che succede? E se prendo o perdo qualche chilo cosa succede? Se cambio ambiente di lavoro o cresco professionalmente cosa accade? Se cambio idea che succede? E poi devo comprare per tutta la vita le solite cose? Non so se ho fatto l'investimento giusto! E adesso cosa faccio?
In questo caso la persona dubbiosa sentirà che qualcosa non va perché vede nelle soluzioni proposte qualcosa di poco attuabile per via dei cambiamenti che la vita porta con sé, quindi è probabile che sia soddisfatta solo momentaneamente e, dopo qualche tempo, non si ritrova più in quelle soluzioni precedentemente fornite. In questo caso c'è una soddisfazione parziale.
Ma andiamo avanti con la persona contestatrice, quella che contrasta ogni cosa e che in questo caso elaborerà un pensiero diverso:
Mah, questi colori e questi abbinamenti non è che mi piacciono tanto. E poi che faccio? Ricompro tutto? Anche lo stile elegante, boh, io mi metto sempre gli stessi abiti comodi con scarpe da ginnastica. Credo di aver fatto un investimento inutile! Mi sa che ho perso tempo nella soluzione sbagliata!
In questo caso la persona ha capito poco o nulla di quello che le è stato fornito e detto, forse perché niente le è risuonato come familiare, o forse perché non sa da dove partire o non sa come farlo, quindi preferisce evitare di continuare. Nella sua mente crede di aver ricevuto delle soluzioni inadatte che comunque, a prescindere alle sue motivazioni, non risuonano con lei o, nella peggiore delle ipotesi, sentirà di essere stata raggirata. Insomma, insoddisfazione totale.
Ora, se riflettiamo attentamente su tutte e tre le persone (entusiasta, dubbiosa e contestatrice) e su come sono state gestite, e soprattutto sui relativi effetti nei loro pensieri, è facile intuire che esiste un minimo comune denominatore che le unisce:
a prescindere che le soluzioni tocchino la parte colorimetrica, stilistica o morfologica, esse valgono per sempre, per tutta la vita!
Quindi, dopo aver ricevuto queste soluzioni, cosa faranno le suddette 3 tipologie di persone?
UNA SOLUZIONE OGGI E' VALIDA ANCHE DOMANI? ANCHE NO!
Anche se hanno 3 approcci diversi, tutte e 3 le suddette persone faranno la medesima cosa e cioè andranno verso altri porti a chiedere altri pareri, consigli e soluzioni. Si rivolgeranno ad altre fonti, e questo accade anche là dove c'è entusiasmo e soddisfazione. Ma perché questo accade, soprattutto se una persona è entusiasta e soddisfatta?
Succede perché ognuno di noi tende a vivere internamente in un eterno stato di insoddisfazione che ci porta a cercare nuovi modi per trovare maggiore soddisfazione e migliorare, oltre al fatto che ogni individuo ha l'esigenza di soddisfare la propria naturale curiosità e il proprio naturale approccio al mutamento e alla trasformazione a cui la vita ci sottopone ogni giorno.
E ogni volta che una persona riceverà una soluzione, nel nostro caso relativa a migliorare il suo modo di vedersi e sentirsi, successivamente tenderà naturalmente a cercare altre soluzioni, a prescindere dal suo grado di soddisfazione.
Significa che se le soluzioni erogate alla persona relativamente al suo modo di vedersi e mostrarsi al mondo, non sono allineate:
al suo costante stato di insoddisfazione o/e soddisfazione momentanea
alla sua continua tendenza di soddisfare la sua naturale curiosità
alle sue trasformazioni e ai suoi mutamenti naturali che vive durante la vita
quello che accadrà è molto semplice: la persona continuerà a cercare altre soluzioni similari altrove, a prescindere che siano giuste o sbagliate, soddisfacenti o non soddisfacenti e a prescindere dalla regola e del relativo sistema utilizzato per erogare tali soluzioni!
L'UNICITA' E LA DINAMICITA' DELL'INDIVIDUO
Dobbiamo ricordarci che ogni individuo è unico, quindi è innaturale trattarlo con regole e metodi che tendono a standardizzarlo e a trattarlo come se fosse un clone di qualcun altro solo perché la regola o il metodo stesso lo impone. E' innaturale anche fornire soluzioni "a vita" che danno l'illusione che il tempo si fermi e tutto resti statico per sempre.
Una sola palette colori e per sempre
lo stesso taglio di pantaloni, di top, di giacche, di abiti, intimo e accessori per sempre
la medesima acconciatura per sempre
il medesimo stile per sempre
lo stesso make-up per sempre.
Il tutto seguendo regole che alla fine impongono di seguire delle regole che obbligano a omologare e incasellare le persone a livello cromatico, stilistico e morfologico, in pratica la fiera della staticità e dell'omologazione!
E così, nella maggior parte dei casi, vengono elargiti consigli, suggerimenti e fornite soluzioni in base a particolari regole che anziché mettere in luce l'unicità e l'autenticità della persona, diventano limitanti e standardizzanti, soprattutto se pensiamo a tutti quegli elementi che cambiano nel corso della vita di ognuno di noi, come:
il peso
l’età
i colori naturali
gli inestetismi
le imperfezioni fisiche
i livelli di autostima
i livello di fiducia in sé
lo stile di vita
ecc...
Se ci soffermiamo un attimo solo sui colori naturali di un individuo, giusto per ricollegarci al filo conduttore della questione, e approcciamo la cosa in modo serio e scientifico, proprio come facciamo in Accademia Nuova Bellezza, allora è necessario sapere che la colorazione naturale che riguarda capelli, pelle e occhi non è la stessa per tutta la vita, e adesso ti spiego scientificamente il motivo, giusto per evitare ogni tipo di interpretazione e per chiarire definitivamente il fatto che ognuno di noi è una creatura non solo unica, ma anche e soprattutto dinamica, quindi necessita di soluzioni dinamiche e mai statiche!
Essendo materia organica, è biologicamente viva e in costante mutamento. Il suo mutamento segue il naturale scorrere del tempo, dei mesi, delle stagioni e degli anni. Segue macro-momenti e micro-momenti legati a particolari situazioni e condizioni, a fattori interni ed esterni legati a ciascuno di noi.
Questo mutamento continuo è dovuto, ad esempio, a:
stato di salute di una persona
processo di invecchiamento
scelte di stile di vita individuali
stato di benessere psico-fisico di una persona
e molto altro.
Solo guardando e analizzando a fondo questo dato, che riguarda esclusivamente il colore, basta a farci comprendere perché é necessario apportare costantemente degli aggiornamenti alle abitudini e alle beauty e fashion routine di ciascun individuo, soprattutto quando questo richiede certe tipologie di soluzioni legate alla dimensione estetica e all'immagine personale.
Insomma, come può, un consiglio, un suggerimento o una soluzione legata agli aspetti colorimetrici della persona essere valida per tutta la vita, visto che la vita stessa è dinamica, quindi tende a mutare continuamente?
La risposta è: non può!
Inoltre, dobbiamo anche ricordarci che i colori non sono le uniche caratteristiche naturali, gli unici aspetti che creano l'immagine esteriore di ogni persona, cioè il suo aspetto estetico. Ci sono anche gli aspetti morfologici che riguardano viso e corpo, così come ci sono anche gli aspetti stilistici che riguardano da vicino tantissimi aspetti della persona, incluso il carattere e la sua personalità. Dobbiamo ricordarci che tutti questi aspetti impattano sulla percezione che abbiamo di noi stessi e degli altri!
E poi c'è da dire che il corpo cambia sulla base degli stessi meccanismi legati alla salute, all’invecchiamento, allo stato di benessere psico-fisico e allo stile di vita della persona, oltre che sulla base delle emozioni e della percezione del momento!
Una gravidanza, una menopausa, una malattia, un trauma, un incidente, un'attività sportiva più o meno intensa, un regime alimentare di un certo tipo, una perdita o un aumento di peso e una filosofia di vita specifica sono tutte situazioni che rendono il corpo un vero e proprio "ambiente" in continuo movimento e mutamento, in perenne trasformazione. Una trasformazione che impatta sulla percezione che ognuno di noi ha di sé stesso e del mondo.
Questo significa che anche da un punto di vista stilistico le nostre scelte variano perché sono influenzate dalla percezione che abbiamo di noi stessi e dalle esperienze che viviamo nel corso della vita, percezioni ed esperienze che modificano l’approccio al nostro corpo e la gestione del nostro aspetto estetico giorno dopo giorno, portandoci a scegliere colori, forme, linee, tessuti, abiti, fantasie, texture, accessori, trucchi e acconciature che vanno a identificare e impattare non solo sulla sfera personale e professionale di ognuno di noi, ma anche sul modo con cui ci guardiamo allo specchio e su come ci guardano gli altri nel mondo.
Tutte queste percezioni ed esperienze ci portano a stare o meno bene con noi stessi, così come ci portano a vederci più o meno belli di fronte allo specchio nei diversi momenti della vita.
Ecco perché può accadere che un rosso e un bianco, indossato da una persona l'anno precedente su un particolare outfit dalle caratteristiche stilistiche eleganti e romantiche, l'anno successivo, sulla stessa persona, per via di particolare condizioni che si sono verificate, prende il posto di un verde e un fucsia indossato su un outfit dalle caratteristiche stilistiche drammatiche e creative.
Quest'ultimo è un esempio, ma è per farti capire che ogni approccio tendente a fornire alle persone delle soluzioni a vita sono innaturali, non sono realistiche o, quanto meno, sono dei pagliativi leggeri che possono funzionare su archi di tempo brevissimi, se non nulli, questo perché escludono percezioni ed esperienze della persona, quindi è fondamentale passare da un approccio statico ad un approccio dinamico in grado di comprendere la persona in maniera globale e il più completa possibile.
L'APPROCCIO DINAMICO E' TUTTO!
Insomma, quello che si deve attuare e perseguire è un approccio dinamico amico della trasformazione e dell'unicità di ciascun individuo. Questo approccio dinamico è quello che che noi portiamo avanti in Accademia Nuova Bellezza grazie alla disciplina dell'Armoestetica, disciplina di cui siamo i fondatori.
Nell'Armoestetica tutti gli elementi strettamente legati alla dimensione del “Vedere” - colori, morfologie e stile - vengono approcciati in modo dinamico, mutevole e sinergico nel tempo, quindi è necessario aggiornare costantemente questi elementi a seconda di altri elementi che sono però legati alla dimensione del "Sentire".
Questi ultimi elementi legati alla dimensione del "Sentire" sono:
i momenti e le esperienze che la persona vive durante la vita
gli obiettivi che la persona ha in relazione a ciò che è e ciò che vuole essere e/o diventare
le esigenze di comfort e lifestyle della persona
la personalità che caratterizza la persona
Anche questi elementi che riguardano il "Sentire", così come gli elementi che riguardano il "Vedere", sono in continuo divenire e guidano in modo dominante le nostre emozioni, il nostro stato d'animo, quindi come ci sentiamo con noi stessi e con il resto del mondo, guidano il nostro stato di benessere generale e soprattutto guidano le nostre scelte e decisioni!
Cosa significa tutto questo?
Significa che tutto ciò che riguarda la dimensione del "Sentire", e cioè tutto quello che ci fa sentire bene con noi stessi, a livello gerarchico, è più importante rispetto tutto ciò che riguarda la dimensione del "vedere" e cioè quello che ci fa vedere belli allo specchio e agli occhi degli altri. La risposta ce l'aveva data già il vocabolario e i concetti stessi di "Vedere" e "Sentire", specie dal punto di vista sensoriale.
Insomma, gli aspetti invisibili - legati alla dimensione del "Sentire" - e cioè quelli che all'inizio di questo articolo abbiamo definito come collegati all'energia, quelli che a livello sensoriale impattano di più sulla persona, dettano le regole agli aspetti visibili - legati alla dimensione del "Vedere" - e cioè quelli collegati alla materia.
MATERIA ED ENERGIA, VEDERE E SENTIRE
Gli aspetti legati alla Materia sono quelli visibili, quindi quelli legati a colori, alle morfologie e agli stili che ci caratterizzano, quelli che impattano sulla dimensione estetica di ognuno di noi, quelli che ci permettono di guardarci allo specchio e mostrarci al mondo, quelli su cui dobbiamo lavorare per permettere alle persone di vedersi belle in ogni momento della loro vita. Sono quelli legati alla dimensione del "Vedere".
Gli aspetti legati all'Energia sono quelli invisibili, quindi quelli legati al momento che viviamo, alle esigenze di comfort e lifestyle, agli obiettivi che abbiamo e alla personalità che ci caratterizza, quelli che impattano sullo stato emotivo, sul benessere di ognuno di noi, quelli che ci permettono di sentirci bene con noi stessi e con il resto del mondo, quelli su cui dobbiamo lavorare per permettere alle persone di sentirsi bene in ogni momento della loro vita. Sono quelli legati alla dimensione del "Sentire".
Tutti sappiamo che è l'Energia a dominare la Materia, giusto?
Quindi, quando ci approcciamo alle persone, ai Clienti, è fondamentale dare priorità e importanza maggiore alla dimensione del "Sentire" rispetto a tutto ciò che riguarda la dimensione del "Vedere".
Ecco perché noi di Accademia Nuova Bellezza perseguiamo la disciplina dell'Armoestetica, perché quest'ultima ci permette di guidare ogni individuo nel perseguire un'armonia perfetta tra la dimensione del "Sentire" e quella del "Vedere", tra il farla stare bene con sé stessa e con il mondo e farla vedere bella allo specchio e al resto del mondo, e questo grazie ad una piattaforma di studio basata proprio sulle aree che toccano la dimensione del "Vedere" e la dimensione del "Sentire".
LE 7 AREE DI STUDIO DELL'ARMOESTETICA
L'Armoestetica si basa infatti su 7 aree di studio, di cui 3 aree di studio legate al "Vedere" che hanno a che fare con gli aspetti correlati alla dimensione estetica dell'individuo e 4 aree di studio legate al "Sentire" che hanno a che fare con gli aspetti correlati alla dimensione del benessere dell'individuo:
Aspetti colorimetrici
Aspetti morgologici
Aspetti stilistici
Aspetti della personalità
Aspetti temporali
Aspetti legati agli Obiettivi
Aspetti legati alle esigenze di comfort e lifestyle
Grazie all'Armoestetica è possibile quindi soddisfare l'individuo non più con un approccio a vita nemico dell'unicità e dell'autenticità, ma con un approccio dinamico amico della trasformazione, dell'unicità e dell'autenticità.
Un approccio in grado di comprendere a fondo ogni individuo trattandolo come un'opera d'arte, e questo grazie allo studio sinergico di tutte e 7 le aree citate precedentemente. Aree che definiscono l'individuo e che permettono ad ogni Trainer professionista di estrapolare soluzioni capaci di impattare positivamente, in modo ricorrente e ciclico, sia nella sua dimensione estetica personale - vedersi belli - che nella sua dimensione di benessere individuale - sentirsi bene - , creando virtuosismo sia nel Cliente che nel Trainer che lo assiste.
Alla fine il Trainer di Armoestetica, compresi tutti coloro che utilizzano i crismi dell'Armoestetica sui propri Clienti, fa proprio questo: attraverso un metodo rigoroso e scientifico, che si basa su procedure e su strumenti specifici, guida la persona nel suo cambiamento, nel suo modo di sentirsi bene e vedersi bella con sé stessa e con il resto del mondo, fornendole soluzioni che la supportano nel far emergere la sua unicità e la sua autenticità in ogni momento della sua vita. Il Trainer nello specifico fornisce strategie e tecniche in grado di aiutare la persona a fare pace, in modo virtuoso, con i segni dell'invecchiamento, con gli inestetistmi, con le imperfezioni e con la propria autostima e fiducia in sé. Tutto questo viene eseguito con una modalità pratica, veloce, divertente e con una totale assenza di fatica fisica sul Cliente, garantendo risultati già dopo 4 settimane.
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